martedì 19 gennaio 2010

La sterilità può essere feconda?


“Signore perché proprio a noi?” Questa è la domanda che scaturisce dal cuore dei coniugi che si trovano a dover affrontare il problema della sterilità. “Dove sono i figli che Dio vuole donarci?” In una società in cui il figlio è un diritto, la sterilità diventa un male incurabile…

Marco Griffini (genitore adottivo e fondatore insieme con la moglie Irene Bertuzzi di Ai.Bi., Associazione Amici dei Bambini, di cui è ancora oggi presidente) scrivono un testo (Sterilità feconda: un cammino di grazia) che rivoluziona il pensiero comune e ci apre gli occhi per farci vedere in modo del tutto diverso la sterilità. A partire dal racconto di storie di vita vissuta e da riflessioni su alcuni personaggi biblici (Sara, Rachele, Anna), l’autore ci guida alla riscoperta della sterilità che diventa fecondità attraverso la Grazia.

Infatti, soltanto quando gli sposi si rendono conto che è proprio attraverso il dono della sterilità che sono chiamati a vivere la loro fecondità, la sterilità diventa Grazia, e i coniugi si sentono chiamati da Dio a collaborare alla realizzazione della creazione attraverso l’adozione. Le coppie sterili sono chiamate ad accogliere la vita di chi, essendo già nato, sta sperando di rinascere a nuova vita per diventare finalmente un figlio amato, per essere salvato dall’abbandono. Attraverso l’adozione si riesce a vivere una diversa forma di fecondità che sfocia nell’accoglienza di un bambino destinato dalla Provvidenza "proprio a noi".


(sullo stesso tema anche: "La fecondità degli sposi oltre la fertilità")