"La nuova famiglia che esce sia dalle Scritture che dalla domanda sociale, non è la famiglia isolata, chiusa nel proprio appartamento, e nemmeno la famiglia che carichiamo dei nostri idealismi e dei nostri dover-essere, per ritrovarci sempre di nuovo smarriti nella pretesa (non solo nostra - dei cristiani, ndr - ma di tutto il sistema sociale che prima svaluta la famiglia, poi le chiede onnipresenza e onni-supplenza) di tirarci su tirandoci i capelli da soli".
Vi consiglio un bel regalo di Natale, La famiglia nel giardino delle Scritture, dei coniugi Gilberto Gillini e Mariateresa Zattoni, molto noti in ambito ecclesiale (ma mai abbastanza sponsorizzati in alto, secondo me...). Un regalo per tutti, credenti e non (fidatevi!). Soprattutto, per sacerdoti e religiosi che hanno davvero a cuore le famiglie e il matrimonio.
Una breve ma piacevolissima immersione in un libretto in cui finalmente - unendo, con la lunga esperienza personale e "sul campo" degli autori, scienze sociali e conoscenze bibliche ed esegetiche - si parla di coppia, di famiglia e di matrimonio dal punto di vista giusto: quello di due sposi. Nella pur lunga bibliografia spirituale sui temi "famiglia", "matrimonio" etc non è da poco...
La dignità e la missione del sacramento del matrimonio (ancora poco valorizzate, sia dal Mondo che nella Chiesa); la ricchezza e l'ampiezza della relazione tra due persone; le sfide poste dal rapporto con i figli e con le famiglie d'origine; il ruolo nel mondo e nella quotidianità... Tanti brevi ma puntuali spunti di meditazione e riflessione, in cui i soli maestri in cattedra sono il Maestro, Gesù, (tramite un'esegesi delle Scritture che valorizza il punto di vista di due sposi) e la vita quotidiana della coppia (letta secondo le più "laiche" scienze disponibili, dalla psicologia all'antropologia).
Ragione e fede si incontrano davvero affinché la coppia e la famiglia escano dai propri orti chiusi (il chiuso della casa, della relazione avvitata su stessa, delle relazioni con la famiglia d'origine non ancora liberate dal Vangelo, ma anche l'orto chiuso della "parrocchietta" e di un'idea della fede cristiana e delle Scritture ritagliata a proprio uso e consumo) per tornare a "camminare con Dio" nel giardino della sua Parola.
E come sottolineano gli autori, la Scrittura non è però solo per le famiglie "regolari", le brave famiglie cristiane, che rischiano di trattenerla come preda e assicurazione.
Il giardino che Dio aveva pensato per noi (e con noi) è molto più accogliente dei nostri orticelli.