"Se avete paura della solitudine non sposatevi"
La citazione, abbastanza nota, è dello scrittore russo Anton Pavlovich Chekhov.
A qualcuno potrebbe sembrare una frase contro il matrimonio, e forse nell'intenzione dell'autore era così. Ma io non lo credo. Voglio dire che per me non è così. E' una frase dura, vera, bella, come dura, vera e bella è la vita, e il matrimonio con essa. Il resto è fuffa.
Mi ricordo che il primo a citarmi questa frase fu il prete che celebrò il mio matrimonio, don Enrico, neo-direttore della Caritas di Roma. Lo disse per prepararmi - prepararci - al matrimonio, a intendere che la realtà è una cosa seria, a sgombrare il campo da miti adolescenziali e illusioni romanticheggianti.
La promessa cristiana del matrimonio è quella di diventare - in Cristo - "una carne sola". Che non è l'idea di una fusione degli sposi, ma il mistero di un'alterità radicale che si consuma nella relazione. Ma è un mistero, appunto. Come un mistero è la solitudine.
Qualcosa che si può conoscere veramente solo alla fine, solo vivendo, solo alla fine della vita.
(Foto da Flickr/apesara)