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L’ospitalità di Abramo, icona, inizio xv secolo, Museo Benaki, Atene. |
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Il “pallamondo” di Ab. |

Abbiamo chiesto poi a Dio che ci aiuti a realizzare i nostri sogni, in particolare quello di una casa e di un lavoro sicuro: “Inshallah!” hanno risposto insieme i musulmani a tavola. E noi abbiamo ripetuto con loro “Inshallah”, sia fatta la volontà di Dio. E così sia.
(pubblicato anche su Medium)[…] Sì, nella condivisione del pane, nello stare a tavola insieme, nel conversare, nel fare memoria di ciò che si è vissuto, avviene il riconoscimento e lo straniero si rivela […]: il Signore Gesù viene come uno straniero, e chi lo avrà accolto, in quel giorno lo riconoscerà e sarà benedetto (cfr Mt 25, 34–35).
(E. Bianchi, Ero straniero e mi avete ospitato, Rizzoli, 2006, p. 52)