
"Si trovano sempre dei buoni motivi per divorziare. Basta che vi sia la buona volontà"
(Johann Nestroy)
Il matrimonio gode da sempre di pessima fama (anche dentro la Chiesa: quanti santi "malgrado il matrimonio"). Ma ho imparato a non scandalizzarmi per le critiche, soprattutto quando sono intelligenti (cioè vere) o divertenti: ci dicono sempre qualcosa che noi non vogliamo vedere o fatichiamo a prendere sul serio ovvero tendiamo a minimizzare.
Questa battuta ad esempio è molto simpatica e "seria". Non è difficile trovare "buoni motivi per divorziare" o buonissimi motivi per lamentarsi del proprio coniuge, riversando su di lui o lei la delusione delle nostre aspettative "personali". L'altro, alla lunga, rivela tutti i suoi limiti (cioè si rivela semplicemente come essere umano) e non è mai "quello che ci aspettavamo". E non è mai una scoperta felice.
Allora "basta" davvero un po' di "buona volontà" per divorziare. Al contrario, per stare insieme - senza farsi male - ci vuole molto di più: consapevolezza e duro lavoro su di sé, sui propri limiti, infantilismi, proiezioni, rispecchiamenti; consapevolezza e responsabilità dei propri desideri, del progetto di vita personale e coniugale; e poi fiducia "nel santo viaggio" (cioè fiduciosa consapevolezza che il percorso coniugale è per la mia crescita/salvezza), abbandono, speranza.
Come si vede, stare insieme "per tutta la vita" non è proprio una casa facile, e tutt'altro che "naturale". Questa, forse, è la provocazione maggiore della battuta di Johann Nestroy. Noi che siamo abituati a parlare dell'istituto naturale del matrimonio (e del diritto naturale) dovremmo forse riflettere maggiormente su questo: in natura il matrimonio non esiste, in natura esiste l'accoppiamento, tra gli animali.
Tra gli uomini esiste invece senz'altro - tradizionalmente - l'istituto giuridico del matrimonio. Ma il matriomonio "per amore" è invenzione recente. E il matrimonio "nell'amore" è tutt'altro che naturale, è quasi "contro-natura". E' un'opera d'arte - mi viene in mente una scultura - che richiede duro lavoro di scalpello e profonda, continua "ispirazione".